Rottura del vetro da shock termico

Rottura del vetro da shock termico

Perché il vetro si rompe?

La rottura del vetro avviene al superamento di alcuni limiti caratteristici del materiale, senza segnali premonitori.

Le cause che possono portare alla rottura del vetro sono, in generale, tutte quelle che determinano una sollecitazione, termica o meccanica, eccessiva nell’elemento vetrato.

Oggi affrontiamo le sollecitazioni termiche…

Il vetro, come la maggior parte dei materiali, è soggetto al fenomeno della dilatazione termica a seguito di un innalzamento di temperatura. Può succedere che due zone della stessa lastra di vetro raggiungano temperature molto diverse tra loro. In questo caso, la zona con temperatura maggiore tende a dilatarsi, mentre quella con temperatura minore oppone resistenza. Questo genera sforzi di trazione che possono portare alla rottura.

Se questi sforzi vengono generati in un tempo molto breve, allora si parla di shock termico.

      

Queste tensioni dipendono anche dalla geometria e dalla tipologia delle vetrate (es. stratificato, isolante, etc.), che hanno caratteristiche deformazionali-elastiche e resistenziali diverse.

Esistono delle linee guida per evitare la rottura del vetro?

Assolutamente sì! 

Come abbiamo sopra spiegato, il vetro si rompe al raggiungimento di alcuni valori critici propri del materiale. Nel caso di sollecitazioni termiche, basta evitare di imporre ulteriori carichi termici sul vetro per tutto il ciclo di vita del prodotto.

Vediamo come…

  1. Prestare attenzione quando sul vetro si applicano coloranti o adesivi o film di rivestimento. In quanto, se applicati su vetri esposti all’irraggiamento solare diretto, comporta un riscaldamento differenziato della lastra, dando origine a sollecitazioni termiche.
  2. Evitare ombreggiamenti parziali, dati da sistemi oscuranti a mezza altezza su vetri esposti al sole diretto, oppure dalla presenza di arredi posti davanti al vetro (es. piante e/o tendaggi esterni che non coprono tutta la superficie vetrata) . Anche in questo caso si parla di riscaldamento disomogeneo.                                                                                                 
  3. Evitare oscuranti interni, ad esempio tendaggi pesanti, perché, senza ventilazione adeguata o sufficiente distanza nell’applicazione del sistema oscurante, l’accumulo di calore sul vetro può provocare la sua rottura.
  4. Evitare di collocare corpi riscaldanti o raffreddanti o illuminanti o arredi imbottiti (es. divani) a ridosso del vetro, perché anche questi possono generare un differenziale di calore vicino ai valori critici.                                                                                                                                 
  5. Pulire in modo adeguato, evitando l’utilizzo di acqua eccessivamente calda d’inverno o troppo fredda d’estate e, soprattutto, evitare il vapore.
Posso cambiare il vetro rotto da shock termico in garanzia?

Purtroppo non è possibile!

Siccome questo fenomeno deriva da caratteristiche proprie del materiale vetro, la sua rottura non è coperta da garanzia, in quanto qualsiasi vetro posto nelle stesse condizioni può dare luogo allo stesso tipo di rottura.

In più…

Le sollecitazioni termiche rappresentano solo una parte dei carichi a cui può essere soggetta una vetrazione. Questi possono sommarsi alle tensioni di altra natura, portando alla rottura della lastra.


Questa breve pubblicazione è stata realizzata grazie al supporto tecnico-scientifico della Stazione Sperimentale del Vetro e dell’Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro

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